Verso Città 30, consigli per l’uso
ISCRIVITI QUI!
Dalla diffusione delle zone 30 km/h fino alla sperimentazione del modello avanzato della Città 30, in Europa e anche nelle città italiane negli ultimi anni si stanno moltiplicando i progetti, gli studi e le campagne per la riduzione della velocità sulle strade urbane, nell’ottica di migliorare la sicurezza stradale, promuovere la mobilità sostenibile, restituire spazio pubblico alle persone, tutelare il clima e l’ambiente. Nuove regole di velocità più sicure, interventi fisici di ridisegno e riqualificazione delle strade, comunicazione pubblica, ascolto e coinvolgimento della/e comunità: sono numerosi gli ‘ingredienti’ che una policy così complessa richiede per essere efficace e desiderabile. In questo seminario apprenderemo, ci confronteremo e lavoreremo insieme sulla visione generale, sugli ostacoli e le azioni per la sua implementazione concreta, a partire da esperienze reali, con la partecipazione di amministratori, attivisti, tecnici e ricercatori.
Saluti da parte di Valentina Orioli, Assessora al Comune di Bologna
Introduce e modera Pietro De Luca, Cittadini per l’aria | Stati generali dell’azione per il clima
Ne parliamo con:
- Andrea Colombo, Bologna Città 30
- Valeria Melappioni, Assessora alla mobilità del Comune di Jesi
- Stefano Caserini, Assessore mobilità Comune di Lodi
- Michela Cella, Attivista di "Sai che puoi?"
A SEGUIRE TAVOLI DI LAVORO
- Alleanze, velocità sicure, spazio pubblico: Come creare alleanze virtuose su questa policy, a livello nazionale e locale, tra i decisori politici, le associazioni e i movimenti, i professionisti tecnici, il mondo della ricerca? Quali criteri (tecnici, urbanistici, ambientali, sociali, etc.) usare per scegliere le strade da mettere a 30 km/h e quelle da mantenere a 50 km/h? Come trasformare lo spazio stradale delle città per renderlo più sicuro per gli utenti vulnerabili, condiviso tra tutte le forme di mobilità, adatto alla crisi climatica?
- Alleanze, comunicazione, engagement: Come creare alleanze virtuose su questa policy, a livello nazionale e locale, tra i decisori politici, le associazioni e i movimenti, i professionisti tecnici, il mondo della ricerca? Come comunicare in modo positivo questa visione di cambiamento del modo di vivere le strade delle città, ribaltando l’idea di un limite alla libertà? Con quali strumenti e tempi ascoltare, dialogare, coinvolgere, ingaggiare cittadine e cittadini e stakeholders, accompagnando il processo?