Le transizioni giuste nelle piccole e medie città
Il 20 settembre, a Jesi, un seminario e tavoli di confronto dedicati ad esplorare politiche e approcci per la trasformazione urbana e il welfare di comunità
Il 20 settembre, a Jesi, un seminario e tavoli di confronto dedicati ad esplorare politiche e approcci per la trasformazione urbana e il welfare di comunità
Il prossimo 20 settembre presso il Teatro Studio Moriconi di Jesi, si terrà un seminario promosso dall’Alleanza per le Transizioni Giuste e il Comune di Jesi: al centro del il futuro delle città di dimensioni medio-piccole, posizionate tra i grandi centri metropolitani e le zone interne con in particolare due tematiche: la transizione urbana e il welfare di comunità.
ISCRIVITI SUBITO
Il programma prevede la partecipazione di esperti e studiosi nazionali e locali, nonché rappresentanti istituzionali, della società civile e dell’università, con l'obiettivo di stimolare un dialogo costruttivo e individuare soluzioni condivise per il futuro di quelle che possiamo definire “città di mezzo”, intendendo di mezzo tra i centri metropolitani e le aree interne. Anche attraverso una fase laboratoriale, i partecipanti saranno invitati a valorizzare la diversità e le potenzialità specifiche delle comunità che vivono nelle piccole e media città, non replicando semplicemente i modelli dei grandi contesti urbani, ma integrando aspetti culturali, sociali, ecologici ed economici.
PROGRAMMA
dalle 12.00 alle 13.30
Saluti istituzionali di Lorenzo Fiordelmondo, Sindaco del Comune di Jesi
intervento introduttivo di Ezio Manzini, professore onorario Politecnico di Milano
Ne parliamo con:
- Massimiliano Bianchini,Presidente ARCI Marche
- Marco Scarponi, Segretario GeneraleFondazione Scarponi
- Maddalena Ferretti,Università Politecnica delle Marche
Intervento di chiusura di Matteo Lepore, Sindaco del Comune di Bologna
13.30 Pranzo di networking
ore 14.30-16.00
La transizione urbana e il welfare di comunità culturale
Intervento introduttivo di Pasquale Bonasora,Presidente Labsus
Ne parliamo con:
- Matteo Mesini, Sindaco di Sassuolo
- Jacopo Suppo, Sindaco Comune di Condove e Vice-Sindaco della Città Metropolitana di Torino
- Renata Zuffi, Assessora all'Ambiente, Trasporti, Mobilità e Pari Opportunità del Comune di Lecco
- Roberto Corbia, Assessore Urbanistica, Immaginazione Civica, Comune di Alghero
- Michele Dorigotti, Assessore alla partecipazione, al commercio, al tempo libero. allo sport e alle politiche giovanili Comune di Rovereto
- Rossana Mazzia, Presidente Borghi Autentici d'Italia, Consigliera del Comune di Roseto Capo Spulico
ore 16.00-17.00
Tavoli di confronto collaborativi con interventi da parte di amministratori, realtà associative e dell’Università in via di definizione
ore17.00-17.45
Condivisione in plenaria
ore 17.45
Conclusioni di Graziano Leoni, Rettore dell'Università di Camerino
All’interno del percorso dell’Alleanza per le Transizioni Giuste, si tratta di un'opportunità per riflettere sulle sfide e sulle potenzialità delle “città di mezzo” anche come crocevia di relazioni sia sul piano territoriale che su quello globale. L’obiettivo è delineare scenari, segnalando le azioni concrete che a livello locale, anche con il supporto dell’Alleanza, si potranno svolgere in futuro.
Perché un evento dedicato alle piccole e medie città?
Il 66,4% degli italiani vive in città piccole e medie. Come parte di un sistema urbano policentrico, sono contesti con meno di 50.000 abitanti con diversi potenziali e sfide, una grande varietà di centri unici storicamente e culturalmente, snodi di trasporto locale, così come centri di creazione di conoscenza e cultura, e di accesso ai servizi pubblici. Con processi di transizioni molto diversi rispetto ai contesti urbani, hanno un importante ruolo economico e sociale: si tratta di migliaia di realtà che si industriano per dar vita a nuovi welfare e modi di vivere, abitare e muoversi, che hanno a che fare con la partecipazione, la cultura e l’inclusione. A livello nazionale, non emergono visioni trasversali e approcci integrati, con enormi differenze anche a causa di decenni di concentrazione di risorse, infrastrutture e servizi in alcune aree e nelle grandi città.